L’idea del progetto si articola attorno alle criticità che caratterizzano la vita dei “piccolissimi” musei locali distribuiti nei territori italiani, la cui operatività (e sopravvivenza, in alcuni casi) è messa a rischio dalla mancanza di risorse, da una gestione compromessa da improvvisazione e limitata disponibilità di competenze, oltre che dalle fragilità infrastrutturali, ecologiche e/o socio-culturali che connotano le aree marginali in cui sono solitamente inseriti.
Per lo stato di inattività in cui spesso si trovano, molti tra questi “giacimenti di memoria” sono “invisibili”, cioè incapaci di svolgere le proprie funzioni quale strumento di lettura e accesso al patrimonio locale, di essere visti come risorse per la comunità e il territorio, e talvolta addirittura di rendere manifesta la propria presenza.
Il progetto intende promuovere la sperimentazione di alcune strategie e strumenti ideati per rendere “visibili” questi “piccolissimi” musei locali, attraverso un processo collaborativo basato sullo scambio di conoscenze e il trasferimento di competenze. Questa sperimentazione sarà sviluppata presso un “piccolissimo” museo del territorio lombardo, l’Ecomuseo “Terre d'acqua fra Oglio e Po”, che si presta a diventare un laboratorio per esplorare nuove potenzialità della terza missione dell’Università in questo specifico tipo di contesto.