Come mappare e rappresentare le aree di frontiera nella loro complessità e transitorietà?
Come integrare dimensione critica e tecnica nella produzione di quadri conoscitivi utili a disegnare politiche e strumenti di cooperazione transfrontaliera?
Il seminario “Re-Mapping Borderlands” propone una riflessione collettiva a partire da queste istanze, mettendo in dialogo prospettive teoriche radicate nella cartografia critica con approcci operativi e tecnici, tra dimensione descrittiva, interpretativa ed immaginativa. Attraverso i contributi di ospiti ed esperti internazionali il seminario approfondirà il nesso mappa-potere-azione, esplorando le rappresentazioni cartografiche come strumenti in grado di orientare la conoscenza e la gestione dei territori transfrontalieri e, al contempo, come pratiche performative volte a rivendicare le possibilità di intervento in spazi contesi e di confine. L'obiettivo principale dell’evento è incoraggiare una riflessione condivisa sul potenziale delle rappresentazioni cartografiche come supporti a forme di resistenza, immaginazione e azione concreta.
La giornata è strutturata in due momenti autonomi e, al contempo, complementari.
La mattina, il prof. Henk Van Houtum (Radboud University Nijmegen) presenterà il libro
Free the Map. From Atlas to Hermes, a new cartography of borders and migration (nai010 Publishers, 2024) in dialogo con un gruppo di ricercatori e professionisti nell’ambito delle culture del progetto e dell’urbanistica. Nel pomeriggio una tavola rotonda con esperti internazionali approfondirà diversi approcci alle pratiche e strumenti cartografici in contesti di frontiera.
Il seminario includerà un momento dedicato al dibattito e al coinvolgimento del pubblico, anche in
remoto.