L’obiettivo è quello di garantire la redazione di un DPP coerente con le previsioni del Piano urbanistico generale in corso di adozione (redatto con la consulenza scientifica del DAStU nel periodo 2022-2023) e capace di stimolare la candidatura di progetti innovativi sotto due principali aspetti: a) l’assunzione delle aree protette, le zone umide, gli arenili e i beni storici e culturali presenti nella fascia costiera come i principali elementi di struttura territoriale, da ripristinare laddove compromessi e da ricomporre entro un sistema integrato di naturalità diffusa e mobilità dolce; b) lo sviluppo di strategie di retreat finalizzate non solo a delocalizzare l’urbanizzazione costiera laddove esposta a rischi idrogeologici, ma soprattutto a restituire alla fruizione pubblica ampi spazi di accesso al mare.
Il progetto, sulla base di quanto indicato nell’adottando PUG di Lecce, ha il compito di mettere in pratica alcune innovazioni normative introdotte dal piano stesso (trasferimento di crediti edilizi di edifici da demolire, permuta di suoli liberati con altri suoli edificabili in contesti più idonei, ecc.). Esso ha più nello specifico lo scopo di favorire la messa a punto di progetti applicativi, per la prima volta a livello nazionale, di concetti e approcci emergenti quali quello di planned retreat, ovvero integrando le questioni climatiche e ambientali con i temi della spatial justice. Ciò dal momento che realizzazione del nuovo parco costiero de Il Mare di Lecce ha lo scopo di dimostrare come sia possibile al contempo mettere in sicurezza alcuni spazi costieri particolarmente fragili e restituire legalità e fruibilità a spazi e paesaggi che per decenni sono stati occupati indebitamente e in contrasto con le tutele ambientali e paesistiche.
L’apporto multidisciplinare all’interno del progetto sarà garantito dalla collaborazione (già avviata per il PUG e in fase di definizione per quanto riguarda il concorso di progettazione) con l’Ocean Predictions and Applications Division dell’Euro-Mediterranean Center on Climate Change Foundation (CMCC) che si occupa in particolare dei temi legati all’innalzamento del livello medio marino e ai fenomeni marini estremi che interesseranno la costa leccese nei prossimi decenni.